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Come fare a visitare in tutta sicurezza il Venezuela?

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Un Paese da visitare, da vedere e soprattutto da godere in ogni centimetro e in ogni persona. Scopri come farlo nella massima tranquillità e sicurezza. La risposta è semplice. Vieni in Venezuela con Italcaribe Club ed il più è fatto! Guido ti spiega le ultime novità in questi 4 minuti. Vamossssssss!

Una domenica mattina pensando al Venezuela!

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E' domenica mattina di un fine settembre ancora calduccio ma che già fa prevedere un lungo, tristissimo e malinconico autunno. Per non parlare di quello che arriva subito dopo: l'inverno. Non so a voi ma a me solo la parola fa provare una sensazione di gelo nelle ossa, tristezza, e un senso di prigionia delle emozioni più belle e più vere che un essere umano può provare. Con ancora negli occhi cene in riva al mare, borghi medievali e stradine sul mare affollate di persone sorridenti e festaiole, il calore tipico delle giornate estive e la voglia di fare sempre qualcosa ci accingiamo a ripulire caldaie, tirare fuori dal cassetto copertine che ci serviranno sui nostri divani e preoccupazione per le famose domeniche di casa e centri commerciali. ;-( Vorrei poter dire mal comune mezzo gaudio ma proprio non ce la faccio e la mia vita riprende la strada del caribe, del sole, del mare e della mia Isla! Un paese che mi aspetta pieno di calore, belle donne, mare cristallino, cascate,

Vacanza in Venezuela: cosa fare quando arrivi all'aeroporto di Caracas

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Anche quest'anno molti di voi hanno scelto Italcaribe Club ed il Venezuela per le vacanze estive. Vi ringraziamo davvero di cuore a tutti e con questo articolo cerchiamo di rispondere, in maniera più chiara possibile, a tutte quelle persone che ci hanno chiesto informazioni sul da farsi una volta atterrati a Caracas dopo il volo internazionale dall'Italia. Noi facciamo un piccolo passo indietro, cioè al momento in cui siete ancora sull'aereo che vi sta portando a Caracas, quando la hostess vi consegna due fogliolini rosa da riempire con i vostri dati per le operazioni di dogana. Uno di questi è la richiesta del visto che vi sarà apposto sul passaporto al momento dell'arrivo e che dovrete consegnare al funzionario della dogana che vi reviserà il passaporto stesso. Ci sono sopra i vostri dati anagrafici, numero di documento, località di soggiorno e periodo di permanenza in Venezuela... insomma niente di assolutamente difficile. L'altro foglio è una dichi

Ancora oggi il ricordo di Lope de Aguirre detto el loco, el tirano, el libertador, persiste : i fuochi fatui che appaiono in Venezuela sono il suo fantasma e quello dei suoi uomini

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Molto è stato scritto e molto si è parlato dell '"aventura all’equatore " di Lope de Aguirre ...che fece di isla margarita il suo rifugio   !!!!!!! Chiamato ... pazzo,  il traditore, il  pellegrino , el Libertador, tra le altre cose. Per   Unamuno era "un disperato consapevole della sua disperazione"- Pio Baroja la sua storia- . Nonostante i loro crimini e atrocità, Aguirre ero quasi divertente "(Le preoccupazioni Andía Xanthi). Ramon J. Mittente, Giovanni Papini, Caro Baroja, Otero Silva, il primo Fernando Savater, Abel Posse, sono stati tra i molti scrittori e saggisti che hanno provato questo personaggio affascinante dopo il film di Werner Herzog ha per noi il volto delirante di Klaus Kinski, un volto che non ci fa dimenticare la fronte aggrottata Omero Antonutti ("Padre Padrone") nella versione televisiva di Carlos Saura (El Dorado), più ricco, ma ben al di sotto della media. Anche se per molto tempo, Aguirre è stato tra i "maledetti

ALLA SCOPERTA DEL POPOLO DEGLI YANOMAMI E DEL .... PIERCINGS

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ALLA SCOPERTA DEL POPOLO DEGLI YANOMAMI   E …..DEL PIERCINGS Nelle remote regioni del Venezuela, attraversate dal fiume Orinoco, possiamo ancora andare alla scoperta di alcune tribù indigene. In particolare una delle più interessanti è   la tribu degli yanomami Gli Indios Yanomami vivono nell'America meridionale dove nascono i fiumi che poi sfociano nel Rio Negro dell'Amazzonia e nell'Orinoco del Venezuela, riuniti in villaggi collettivi di forma circolare o ellissoidale con piazza centrale e dal tetto comune a un solo spiovente a cono o tronco di cono chiamati "yano" o "xapono". Si nutrono dei prodotti dell'agricoltura, e dai proventi di caccia e pesca. Una delle peculiarità degli afferenti a questa tribù è quella di decorare i loro corpi con braccialetti multicolore fatti di piume d’uccelli tropicali. La loro spiccata vena estetica si esprime andando al di là delle normali soglie del dolore: aste di bambù, piercings nasali