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Margarita Zona Economica Speciale. Adesso è ufficiale.

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Con il chiaro intento di favorire lo sviluppo globale e gli investimenti produttivi nazionali e internazionali, il Presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, ha ufficializzato la creazione di 5 Zone Economiche Speciali (ZES) in Venezuela . I territori di sviluppo produttivo a regime speciale saranno: Paraguaná (Falcón), Puerto Cabello – Morón (Carabobo), La Guaira (La Guaira), Margarita (Nueva Esparta) e La Isola di Tortuga (territorio dell'isola di Miranda). In base a tale creazione ognuna di queste cinque zone a regime speciale opererà sotto il coordinamento istituzionale della Soprintendenza delle Zone Economiche Speciali, ente regolatorio istituito con Decreto Ufficiale firmato dal Capo dello Stato del Centro Internazionale per gli Investimenti Produttivi, con sede nello stato di Miranda. “Dobbiamo costruire Zone Economiche Speciali con un sigillo nazionale, con la nostra creatività, innovazione e inventiva. Devono essere aree ad alta componente di investimento, ad alta c

Venezuela: il Presidente Maduro annuncia la creazione della prima criptovaluta di stato. Ecco il "Petro".

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E' domenica e, come ogni domenica, il Presidente del Venezuela Nicolas Maduro conduce il suo programma televisivo ''Domingo con Maduro''. Ad un certo punto il Presidente  ha annunciato la creazione di una nuova moneta virtuale, '' il Petro'', per combattere quello che definisce il blocco finanziario imposto a Caracas dagli Stati Uniti. La nuova moneta sarà basata  sulle riserve di oro, petrolio, gas e diamanti di questo ricchissimo Paese sud americano. Secondo Maduro ed i suoi collaboratori il Petro sarà lo strumento grazie al quale Caracas potrà "intraprendere nuove forme di transazioni finanziarie internazionali per lo sviluppo economico e sociale del nostro paese. E lo faremo con l'emissione di una criptomoneta, basata sulla riserva di ricchezza venezuelana di oro, petrolio, gas e diamanti". Quindi una nuova moneta virtuale che però ha una grande differenza rispetto al Bitcoin; quest'ultimo infatti non è basato su niente, m

Venezuela: Maduro vince ancora le elezioni

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Un film già visto: il partito del Presidente Maduro che festeggia la vittoria delle elezioni e l’opposizione che denuncia il broglio elettorale. Resta il fatto, inconfutabile, che, al di là di continui attacchi politici, minacce di interventi militari esterni, una stretta economica (la famosa guerra economica), malcontento nella maggioranza della popolazione venezuelana, la nostalgia di una Venezuela tranquilla e serena, il partito del Presidente e della Revolucion vince le elezioni con un margine importante ( 17 regioni su 22) e soprattutto riesce a portare al voto il 61% degli aventi diritto ( un dato che non sembra importante ma che è assolutamente superiore a quello dei maggiori paesi europei). Colpisce il cambio di direzione politica del tanto contrastato Maduro ( ''il dittatore'' per la minoranza dei venezuelani) e lo testimoniano le prime dichiarazioni a caldo dopo la comunicazione del risultato elettorale: ‘’ Tendo fin da ora la mano ai cinque governa

Venezuela: altro giro altra corsa. Il presidente Maduro vara altre leggi .

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Il presidente Maduro ha firmato ieri altre 28 nuove leggi per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Ormai qua si firmano più leggi che buoni pasto, però, come sempre, pensiamo positivo e speriamo sia la volta buona. Ecco in sintesi le prime sedici leggi rese note: Queste sono 16 nuove leggi in via di abilitazione:   1)       Legge di regionalizzazione integrale per lo sviluppo produttivo sociale del paese . Ha spiegato che l'obiettivo è quello di trasformare il Venezuela in una potenza tecnologica e petrolifera, a partire da questo punto di attiveranno zone di sviluppo economico e turistico. 2)      Riforma della legge sugli investimenti esteri. Per stabilire meccanismi in grado di attrarre investimenti esteri e soddisfare le esigenze del paese. 3)      Legge antimonopolio. Creare meccanismi per regolare le posizioni di dominio di chi stabilisce il controllo su settori specifici per i propri interessi particolari. 4)       La legge che riserva allo Stato le attività ope