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Visualizzazione dei post con l'etichetta emigrare

Playa Manzanillo a Isla de Margarita con Paolo e Roberta

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Comincia oggi una rubrica curata da Paolo e Roberta, due amici di Torino, che da semplici clienti di Italcaribe  si sono trasformati, al rientro in Italia, in grandissimi collaboratori della nostra società. Sono appena tornati ed hanno deciso di raccontarci con piccolissimi racconti le emozioni vissute in prima persona nelle varie spiagge dell'Isla..... Ecco il primo racconto dedicato a Playa Manzanillo Oggi vi parliamo della Playa Manzanillo: A 15 minuti di auto dal centro dell'isola troviamo una spiaggia di pescatori. Conosciamo Nelson che ci invita ad accomodarci nel toldo sulla spiaggia con tavolo per il pranzo e due lettini. La spiagg ia è bianca con un mare che pare un olio. Ci porta un vassoio con una serie di pesci appena pescati da fare alla plancia. Pina colada come aperitivo e cerveza a manetta. Passiamo così una giornata splendida tra sole e mare, mare e sole fino a vedere un tramonto da togliere il fiato. Costo di tutta la giornata circa 200

Questione sicurezza in Venezuela

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Molto spesso le domande che ci sentiamo fare riguardo al paese in cui viviamo sono le seguenti: '' come si vive all'Isla? è sicuro venire a fare una vacanza lì? è pericoloso vivere in Venezuela? è vero quello che si legge sui vari post in Internet?'' Noi non vogliamo dare una risposta superficiale e menefreghista a questi quesiti e cercheremo di essere più chiari possibili sulla base delle nostre esperienze e soprattutto su quello che vediamo giorno per giorno. Il Venezuela, dal punto di vista della sicurezza, è da dividere in zone ben delineate: le zone di turismo internazionale come Isla Margarita, Los Roques o Merida, sono zone sicure; zone dove la presenza della Guardia Nacional si sente tangibile e dove il turista o il residente vivono in una situazione di sicurezza accettabile. Le zone di terraferma, con un picco assolutamente inaccettabile in Caracas, sono comunque zone poco sicure per chiunque  in quanto a sicurezza . Fatta questa distinzione necessa

Ballarò 27 marzo 2012

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Siamo stati intervistati a Ballarò martedi scorso per dire la nostra su cosa vuol dire vivere all'estero in un paese tropicale....Ringraziamo in maniera sincera la redazione della trasmissione anche se, dopo 40 minuti di intervista, nei quali abbiamo parlato di tutto, ci aspettavamo un poco più di spazio per spiegare....ma siamo contenti lo stesso.... Come era prevedibile si è scatenato il popolo di internet con domande e quesiti più o meno riassumibili in tre domande: -cosa posso fare se vengo alla Isla? -mi potete aiutare se vengo alla Isla? -quanto costa venire per vedere e rendermi conto di persona? Cerchiamo, per quanto ci è possibile di rispondere subito a tutti e dare spinta a questa voglia di lasciare l'Italia che opprime per ricominciare a vivere e non continuare a sopravvivere ..... ci siamo anche chiesti come poter aiutare fattivamente tutte queste persone senza speculare sull'aiuto che vogliamo dare ..... dopo un poco la risposta è arrivata naturalmente...

Siamo emozionati ....ma veri!!!!!!!!!!

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tutto è cominciato circa un anno fà.... un messaggio di posta elettronica che mi ha fatto sobbalzare sulla sedia ..... io ero al computer ...probabilmente in facebook, dove ognuno di noi girella senza meta, tra una cosa che rende piacevole la giornata e molte altre che, spesso, ci fanno domandare cosa spinge qualcuno a rendere pubblica una cosa privata....(anche se lo facciamo tutti...eheheheheh) ..... il messaggio diceva più o meno così.... Ciao Guido, sono valentina del sito beroad.it. Ho letto il commento che hai lasciato sotto questo post .........e mi hai incuriosito. Mi piacerebbe sapere qualcosa in più della tua decisione di trasferirti in Venezuela, della tua vita prima del salto e della tua vita ora. Ti andrebbe se pubblicassi sul sito una tua intervista così da condividere la tua esperienza con i miei utenti? L'idea è di inviarti delle domande tramite mail. Fammi sapere cosa ne pensi. Ciao E dove diavolo mi ha trovato? Come ha fatto a sapere? E ora che rispondo? I g

Una possibilità esiste

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Quante volte abbiamo visto questi messaggi sulle pagine facebook? Quante volte abbiamo dato uno sguardo alle pagine del web che parlano di emigrare? Di mollare tutto? Di cambiare vita e paese di residenza? Quante volte abbiamo pensato di mettersi in contatto con qualcuno che lo ha fatto e sapere come ci è riuscito? La risposta può essere solo una : Molte! Ci siamo però veramente chiesti, almeno una volta, perché questa voglia di mollare tutto e scappare prima o dopo entra nei pensieri di ciascuno e soparatutto chi di noi sarebbe davvero pronto a fare questo salto? Io, con questo post, cerco di dare un aiuto concreto a chi ha questo proposito e una risposta a chi mi scrive spesso via email ….. e sono molti ogni giorno. Le frasi e le domande sono quelle classiche: …..sono di …. Vorrei scappare da tutto e da tutti ….questo è un paese che non sopporto più e che non mi dà una speranza per il futuro….. ho lavorato tanti anni ora sono in pensione voglio godermi la vita e non s

La Semana Santa a la Isla!

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In Venezuela la Semana Santa è il periodo sacro per i Cristiani: comincia il Domingo de Ramos (la Domenica delle Palme) e termina con il Domingo de Resurrección ( La domenica di Pasqua). A causa del fatto che sono giorni di Festa, molte persone in Venezuela sono abituate a fare turismo nelle varie regioni del Paese ma mantenendo le tradizioni della regione di origine Noi all’isola si festeggia la Pasqua nella seguente maniera: Qualcuno, pochi dei residenti, va in vacanza fuori; ma la maggiorparte riflette sulla Fede,visitando il venerdì santo 7 santuari, nelle Chiese si fà un monumento dove viene messo il Santissimo Sacramento; la gente visita i Sette santuari per adorare Jesus vivo in questi santuari. In questo giorno si fa la adorazione della Croce: le persone nelle Chiese si mettono in fila per inchinarsi e baciare la Croce in segno di adorazione come simbolo di salvezza. Le persone si riuniscono in famiglia a preparare i dolci tipici del periodo come:Buñuelos,que sono
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Fare colazione in Venezuela vuol dire più o meno questo: Buen día y feliz desayuno hoy les dejamos: hoy les invito a tomarse un rico café en totuma, algo mas criollo creo que no hay Arepa mixta Y carne mechada este bollo con perico de jamón y trozos de queso acompañado de café con leche y un juguito. una par de arepas y huevos y una taza de café con leche. unas empanadas y un jugo de parchita rico desayuno de arepas asadas, queso de mano, mantequilla criolla y pisillo de chiguire. pastelitos de queso y un café con leche.

5 marzo 2012...si torna in Italia....

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E alla fine e' arrivata...la data che ti faceva paura, che ti metteva addosso disagio e malinconia, che hai cercato in ogni modo possibile di nascondere e rimandare, che addirittura pensavi meno fragorosa nel tuo quotidiano e' arrivata.... L'isola e' ancora la'....un minuto fa' hai abbracciato Alexita e Kendy .... Eppure e' gia' cosi' lontana... Aereo si alza veloce e svela i segreti di questa isola...il verde meraviglioso della restinga si mescola con il rossastro arancione della spiaggia morsicchiata dalle mangrovie.. Sorvolare Punta Arena nella sua prepotente bellezza e' il momento che non sopporto....aereo lascia anche l'ombra di quella che per me e' terra amica, complice e ruffiana, e' la conferma che anche questa parentesi di vita vera, cruda, reale e bellissima si e' chiusa.... Unica consolazione che porto via da questa isola il diamante più vero e meraviglioso che ho scovato....Abby è con me! La sua presenza fantastic

Una vita meravigliosa