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Questione sicurezza in Venezuela

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Molto spesso le domande che ci sentiamo fare riguardo al paese in cui viviamo sono le seguenti: '' come si vive all'Isla? è sicuro venire a fare una vacanza lì? è pericoloso vivere in Venezuela? è vero quello che si legge sui vari post in Internet?'' Noi non vogliamo dare una risposta superficiale e menefreghista a questi quesiti e cercheremo di essere più chiari possibili sulla base delle nostre esperienze e soprattutto su quello che vediamo giorno per giorno. Il Venezuela, dal punto di vista della sicurezza, è da dividere in zone ben delineate: le zone di turismo internazionale come Isla Margarita, Los Roques o Merida, sono zone sicure; zone dove la presenza della Guardia Nacional si sente tangibile e dove il turista o il residente vivono in una situazione di sicurezza accettabile. Le zone di terraferma, con un picco assolutamente inaccettabile in Caracas, sono comunque zone poco sicure per chiunque  in quanto a sicurezza . Fatta questa distinzione necessa

Isla de Margarita....lavori in corso

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Isla de Margarita .... un'isola al largo di Caracas nel blu dell'oceano in Venezuela.... Dopo 20 anni di onorata milizia nel settore immobiliare e edile in Italia, trovo un'isola dove i cartelli vendesi terreno sono molto più numerosi delle indicazioni stradali. La mia esperienza e '' il richiamo della foresta'' si fanno sentire....terreno = nuova costruzione = business immobiliare sono una equazione talmente usuale nel mio recente passato da provocare un interesse direi automatico. Comincio così a chiedere, a raccogliere più informazioni possibile, a parlare con tutti, addetti ai lavori e non..... e scopro cose che dire interessanti è dire poco....ogni pezzo di terra è edificabile...gli indici sono altissimi....la burocrazia molto più snella di quella che c'è nel Bel paese.... i costi per come siamo abituati in Italia  da fantascienza....mi parlano di terreni che costano € 30 al mq.... Dopo le opportune verifiche scopro che E' TUTTO VERO! A

Castillano alla Isla Margarita!

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Stasera parlavo con un amica di Caracas che mi raccontava un poco di cose del loro modo di essere ....parla parla mi ha indicato una tabella fantastica di espressioni per cui il castillano diventa una cosa viva, musicale, ironica, unica al mondo....il castillano di un venezuelano.......  Sembrano esppressioni simili ma perchè non avete ancora visto la faccia che hanno mentre le dicono....jajajajjjjajajjaj......

Caracola......

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Eccoci di nuovo qua a raccontare un'abitudine della nostra isola..... una cosa semplice, naturale come il camminare, il correre, l'andare in bicicletta..... moltissimi lo fanno con la musica che accompagna il movimento o con le idee che frullano veloci nella testa.....altri guardando il mare e godendo del suo eterno rumore..... sto parlando della Caracola! di che?????? Si della Caracola una spiaggia di Margarita che è costeggiata da una strada lunga circa 3 km. che viene chiusa al traffico e diventa pedonale dalle 5 alle 10 la mattina e dalle 4 il pomeriggio fino alle 7.... la strada si riempe in un attimo di persone di tutte le età e di tutti i paesi che si liberano in un movimento disordinato .....

Ballarò 27 marzo 2012

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Siamo stati intervistati a Ballarò martedi scorso per dire la nostra su cosa vuol dire vivere all'estero in un paese tropicale....Ringraziamo in maniera sincera la redazione della trasmissione anche se, dopo 40 minuti di intervista, nei quali abbiamo parlato di tutto, ci aspettavamo un poco più di spazio per spiegare....ma siamo contenti lo stesso.... Come era prevedibile si è scatenato il popolo di internet con domande e quesiti più o meno riassumibili in tre domande: -cosa posso fare se vengo alla Isla? -mi potete aiutare se vengo alla Isla? -quanto costa venire per vedere e rendermi conto di persona? Cerchiamo, per quanto ci è possibile di rispondere subito a tutti e dare spinta a questa voglia di lasciare l'Italia che opprime per ricominciare a vivere e non continuare a sopravvivere ..... ci siamo anche chiesti come poter aiutare fattivamente tutte queste persone senza speculare sull'aiuto che vogliamo dare ..... dopo un poco la risposta è arrivata naturalmente...

Così ci piaci Comandante!

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Il Papa benedice il presidente del Venezuela Hugo Chavez. L'incontro, di breve durata, è avvenuto a margine di quello di Papa Benedetto XVI, in visita in America Latina e i fratelli Castro, Fidél e Raul. Lo racconta Nelson Bocaranda, noto reporter dell'opposizione venezuela, nel giornale online RunRun. Un rendez-vous che secondo Bocaranda non sarebbe durato più di cinque minuti e che sarebbe stato concordato a lungo attraverso canali diplomatici non ufficiali. «Erano presenti i fratelli Castro, sua Santità e il presidente Chavez, che ha ricevuto gli auguri papali per la sua pronta guarigione come anche la benedizione richiesta. Il santo padre gli ha regalato un rosario benedetto. Non si sa se Chavez abbia portato un qualche presente» scrive il cronista. Chavez, fervente cattolico, convalescente dopo essere stato operato di cancro, voleva la benedizione del Papa. «Come sempre, l'amicizia muove le montagne e apre le porte» e l'incontro sarebbe avvenuto in sordina. Il

ALLA SCOPERTA DEL POPOLO DEGLI YANOMAMI E DEL .... PIERCINGS

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ALLA SCOPERTA DEL POPOLO DEGLI YANOMAMI   E …..DEL PIERCINGS Nelle remote regioni del Venezuela, attraversate dal fiume Orinoco, possiamo ancora andare alla scoperta di alcune tribù indigene. In particolare una delle più interessanti è   la tribu degli yanomami Gli Indios Yanomami vivono nell'America meridionale dove nascono i fiumi che poi sfociano nel Rio Negro dell'Amazzonia e nell'Orinoco del Venezuela, riuniti in villaggi collettivi di forma circolare o ellissoidale con piazza centrale e dal tetto comune a un solo spiovente a cono o tronco di cono chiamati "yano" o "xapono". Si nutrono dei prodotti dell'agricoltura, e dai proventi di caccia e pesca. Una delle peculiarità degli afferenti a questa tribù è quella di decorare i loro corpi con braccialetti multicolore fatti di piume d’uccelli tropicali. La loro spiccata vena estetica si esprime andando al di là delle normali soglie del dolore: aste di bambù, piercings nasali