10 cose da sapere prima di viaggiare in Venezuela
Il Venezuela, un
Paese dell’America latina adagiato magicamente sulla linea dell’equatore,
bagnato dall’Oceano Atlantico e nello specifico dal mar del caribe, ricco di
foreste, atolli meravigliosi, fiumi infiniti, cascate da sogno e altro, molto
altro ancora.
Non finiremo mai
di stupirci davanti a spettacoli naturali come il Delta dell’Orinoco, la Laguna
di Canaima e il Salto Angel, le spiagge paradisiache di Los Roques e Morrocoy, la
lussureggiante foresta della Gran Sabana o il deserto di Coro, Mochima, Isla
Margarita, La Tortuga, Los Llanos, Merida e così via.
Ma siamo in
America latina e ci sono raccomandazioni da fare per non far trovare sorprese
al turista anche se esperto. E, credetemi, la differenza tra sapere o arrivare
impreparati segna la differenza tra una vacanza indimenticabile ed una da
dimenticare al più presto.
Come dicevano gli antichi : Primum vivere, deinde
philosophari ( prima vivere, poi filosofare) è diventato il nostro motto e, dopo
aver vissuto questo paese per anni sulla nostra pelle, ci permettiamo, molto
umilmente, di dare piccoli consigli a chi arriva per la prima volta.
Ecco le dieci cose necessarie da sapere prima di
arrivare in Venezuela:
1.CLIMA : Il Venezuela è attraversato dalla linea
dell’Equatore per cui la stagione qua è una sola: estate. IL clima è caldo,
senza grande umidità, a meno che non si parli di foresta amazzonica, con giorni
soleggiati e caldi sui 30° e notti ventilate con 25/26°
Le piogge, rare, durano il tempo di rendersene
conto e, dopo mezz’ora, sono solo un ricordo.
Consigliamo un abbigliamento molto leggero,
informale, senza capi pesanti; anche se almeno uno non guasta per le
temperature di negozi, alberghi, ristoranti ed aeroporti in quanto l’aria condizionata
è sempre a livelli polari.
2.RITARDI E ATTESE : Il ritardo fa parte del paese
come la lingua castillana o la bandiera tricolore. Il venezuelano è sempre in
ritardo, non si preoccupa per orario, attese, code e appuntamenti di qualsiasi
genere. Arrivati all’aeroporto di Caracas vi renderete conto che essere in
ritardo è un modo di vivere in questa terra: gli aerei sono in ritardo, le navi
sono in ritardo, persino l’oggi è in ritardo con la solita storiella del ‘’ ci
pensiamo mañana’’. Così come le code, sempre puntuali in ogni dove o le attese
che sono infinite: spesso tra ordinare al ristorante e ricevere il piatto
scelto passa mezz’ora o più. Non arrabbiatevi per questo, fate come dicono
loro, socializzate! Così le code per pagare nei negozi diventeranno un modo per
conoscere persone, attendere al ristorante il modo di rilassarvi e godere della
compagnia dei commensali ecc. ecc.
3. SICUREZZA : ormai tutto il mondo è paese. Qua
diciamo che è un pochino di più. Arrivate in sud America dove le differenze
socio economiche tra chi sta bene e chi sopravvive sono enormi; dove la cultura
dell’arrangiarsi è uno stile di vita, dove le leggi sono sempre o quasi a
difesa del più povero anche se è quello che sta sbagliando o commettendo il
reato. Importante, come in moltissimi paesi, avere un profilo molto basso, non
ostentare ricchezza o arroganza derivante dal denaro. Altro discorso è la
sicurezza, assolutamente inesistente negli ambienti del vizio. Lì la situazione
è drammatica e pericolosa ma facilmente evitabile. I fin dei conti andare a
cercare droga o prostituzione la notte è pericolosissimo anche nelle capitali
europee, evitare l’ambiente pone i rischi a zero. Ricapitolando: gentilezza da una parte e
lasciare gioielli, pacchi di contanti, orologi famosi a casa saranno un buon
motivo per evitare problemi di sorta.
4. CIBO : in Venezuela si mangia sempre e sempre
bene. La mattina con una colazione all’americana o all’europea, il pranzo, vero
pasto principale della giornata, o la cena, leggera o completa, saranno
comunque un buonissimo momento per le vostre papille gustative. Piatti tipici
come arepa, sancocho, pabellon criollo, asopado, pescado, dovunque presenti ed
ottimi in qualsiasi ristorante diventeranno per voi un piacevole vizio. Buoni e
ben cucinati spaghetti e pietanze tipiche della nostra tradizione. Il bere
merita un discorso a parte: il vino, cileno o argentino, buono ma non sempre a
disposizione. Qua si pranza e si cena con birra, bibite, raramente acqua,
spesso addirittura whisky. Il caffè lasciamolo da parte: imbevibile o quasi,
molto meglio una specie di caffe, che loro chiamano guayoyo, a metà tra il
caffè americano e una tisana amara.
5. CAMBIO : da quando Chavez ha imposto La legge
monetaria per cui l’unica moneta realmente valida in Venezuela è il
Bolivar Fuerte man mano si è sviluppato
un mercato ufficiale ed uno ‘’nero’’ che hanno cambi incredibilmente diversi.
Oggi il dollaro Usa è cambiato al primo mercato, quello ufficiale, con la
valutazione DICOM, circa 3000 bolivares mentre quello nero ha sfondato il muro
dei 100000. Rimane illegale, sia chiaro, ma ormai assolutamente all’ordine del
giorno, tant’è che i prezzi della merce o dei servizi sono calcolati sulla base
di quest’ultimo. La raccomandazione quindi non usare canali ufficiali per il
cambio o utilizzare carte di credito di nessuna natura ma cercare di cambiare
contante senza dimenticare che è comunque una pratica diffusa sì ma pur sempre
illegale.
6. DISTANZE : le distanze in Venezuela sono
abissali. Spesso ci sentiamo domandare di escursioni a località famose come Los
roques o Salto Angel. Tenete sempre presente che per muoversi da una parte
all’altra del Paese è necessario l’aereo quindi preparate con la vostra agenzia
di fiducia le escursioni programmandole per tempo.
7. GUIDARE IN VENEZUELA: auguri! Avete presente il
traffico di Napoli o Roma nelle ore di punta? Ecco, un gioco da ragazzi! Le
regole qua sono fatte per essere infrante; nessun divieto, nessuna sosta
vietata, nessun obbligo del sorpasso a sinistra e così dicendo. Noleggiare un
auto in Venezuela, di per sé facile con una carta di credito a garanzia e con
tariffe veramente economiche, è impresa ardua al momento di guidare. La
segnaletica fatiscente, le strade che sono mulattiere, l’indisciplina degli
automobilisti la fanno diventare un’impresa titanica. Spesso le auto che
incontrate nel cammino sono senza targa,
senza assicurazione e datate nel tempo, per non parlare di limiti di velocità o
guida in stato di ebrezza che soprattutto il fine settimana è cosa comune.
Nelle strade di massiccia percorrenza o nei centri abitati poi i posti di
controllo dove guardia nacional, agenti del trafico, guardia del pueblo e chi
più ne ha più ne metta vi fermeranno in continuazione con una specie di
‘’sindrome da tex willer’’ e modi per nulla simpatici.
Comunque per i più temerari la patente di guida
italiana è valida per i 90 giorni del visto turistico anche se i sopracitati
sceriffi vi domanderanno un certificato
medico, obbligatorio per i venezuelani, non domandabile a stranieri con patente
di guida del paese di origine. Ma lo faranno.
8. NO POLITICA : un consiglio spassionato : non
fatevi incastrare in discorsi politici. Oltre che noioso, infatti, l’argomento
può diventare antipatico perché il paese vive una situazione di divisione
politica assolutamente incredibile. Mezzi sono chavisti, con una idea e
privilegi social-comunisti, mezzi di classe media che aspirano solo alla fine
del regime attuale. Spesso il turista chiede al tassista, al ristoratore, al
conoscente e, dopo una mezz’ora di elenco di cosa non va bene in questo paese,
si rende conto che chi lo ha raccontato è un militante del partito che comanda.
Oppure dopo una lista di improperi ecc. del narratore, che descrive il paese
allo sfascio, si sente dire che bene come in Venezuela non si vive in
nessun’altra parte del mondo. C’è da rimanere confusi e attoniti. Questo è il
paese delle contraddizioni , il paese dove lo stipendio minimo è di 400 mila bolivares ma si spende per una cena tra amici 600000 bolivares a testa, dove
si vedono miriadi di persone che entrano ed escono dai centri commerciali con
buste piene di roba nuova, dove si paga qualcuno per fare la coda al posto
nostro, ecc. ecc. Addentrarsi in un discorso politico per trovare una
spiegazione a tutto ciò è realmente tempo buttato.
9: SANITA’ : la sanità in Venezuela è
essenzialmente la sanità privata. Cliniche , con stile americano, medici con
ottima professionalità, strutture all’avanguardia e costi davvero
incredibilmente bassi rispetto a quelli a cui siamo abituati nella vecchia Europa. La sanità pubblica è da
dimenticare. Questo fa sì che sia sempre consigliabile avere una assicurazione
viaggio stipulata in Italia prima della partenza.
10. UTILITA’ : la corrente elettrica è 110V e le
prese sono di tipo a lamella come quelle utilizzate negli USA, quindi ideale è
comprare un adattatore di tipo americano. Ricordate che l’utilizzo di accessori
tipo phones, rasoi elettrici, piastre per capelli ecc. che necessitano di
voltaggio a 220V non funzionano bene se non dotati di trasformatore elettrico.
La scheda telefonica per i cellulari è
acquistabile in qualsiasi centro di telefonia ma non da la possibilità di
chiamare all’estero per cui può servire solo per essere chiamati o per il
traffico dati di internet. Per utilizzare telefoni italiani tipo TIM o
Vodafone attivare l’opzione estero prima di partire.
I taxi, presenti ovunque, sono una opzione di
trasporto molto conveniente. Fate attenzione a prendere taxi di linee ufficiali
con tariffe esposte e di chiedere prima della corsa l’importo dovuto. Una corsa
urbana può costare al massimo 1 euro.
Le mance sono una abitudine corretta; chiunque si
aspetterà una ricompensa dopo un lavoro ben svolto, non eccedere per non dare
l’impressione di esagerare creando offesa. Di solito un 5% dell’importo è la
scelta azzeccata.
Il resto è solo buona educazione: fino alle 12
buenas dias, dopo le 12 fino alle 18 buenas tardes, dopo le 18 buenas
noches; a chiunque, in qualunque
situazione, dovunque. E non sbagliate mai. Ricorda il detto ‘’ paese che vai
usanza che trovi’’, questo è il loro Paese. Non scordatelo mai.
CAMBIO: Vorrei a tal proposito segnalare il sito ufficiale SIMADI:
RispondiEliminawww.simadi.co/
e principalmente l'articolo:
http://simadi.co/4-de-agosto-de-2015-dolar-simadi-cierra-bsf-1992108-por-dolar/