Natale ai Caraibi ? Pro e contro.

E siamo arrivati così anche a Natale 2017.

Ci dovrei ormai aver fatto l’abitudine ma ancora mi pare davvero strano sentire dentro l’atmosfera natalizia circondato da palme, bikini e distese di ombrelloni.

Il Natale nella mia Isla è infatti essenzialmente questo. Gente in costume a prendere il sole e bere quantità di alcool impressionanti, merengue e salsa latina dove una volta era il tempo dei canti di Natale, 30 gradi e profumo di abbronzante quando i ricordi riaffiorano con la faccia candida della neve e mille profumi di panettone e pandoro.Della sacralità poi della festa neanche a parlarne; qua come ogni festa l’occasione fa davvero l’uomo ladro: discoteche al limite della capienza, rum e whisky come fosse acqua e il resto è fantasia.





Il mio Natale a Isla Margarita sarà questo e non me ne lamento certamente, però questa mattina la malinconia delle cose antiche, come la chiamo io, è più forte e quindi ho deciso di condividerla con voi come faccio ‘’quasi’’ sempre.

Al di là di tutto, ognuno di noi ha pensato mille volte nella propria vita … ah che bello sarebbe passare il Natale in costume e facendo il bagno…. E non sono certo io, che amo il caldo ed odio il freddo da sempre, a dire il contrario; però la sensazione che manchi qualcosa a cui sei abituato, esiste e, ogni anno, è sempre più forte. Vedere palme addobbate con le lucine non è proprio come vedere abeti che profumano di buono, ammirare evoluzioni di donne e uomini con il surf sulle onde dell’oceano non ha niente a che vedere con Babbo Natale e la sua slitta giù da montagne innevate di fresco. Mangiare hallacas, pan de jamon, pernil, torta negra vogliamo paragonarlo a tutto quello che troverete la maniera di ingoiare in due giorni? (beati voi….)
 E alla fine quello che manca di più come sempre: la tradizione. Vuoi mettere andare in cantina o nel garage a cercare i cavalletti pieghevoli per allungare la tavola?  Gli addobbi? L’albero con le sue palline? La tavolata con il più vecchio a capotavola, con la tovaglia rossa, con il servito buono, quello delle grandi occasioni. Occuparsi di chiamare chi ti porta la legna a casa per accendere il camino? Fare code interminabili per raggiungere il centro per comprare i regali da mettere sotto l’albero? E poi quei profumi della cucina che ti mancano tutti i giorni, ma a Natale di più!
Le case come d’incanto si riempono di bambini, di regali, di giocattoli. Si riempono di gente e di amore. Di luci e calore. Calore umano non proprio il più facile da sostituire. E questa volta il sole non può davvero nulla.
Forse quello che manca davvero è come sempre la famiglia e gli amici, quelli veri. In fin dei conti le feste sono belle, bellissime per quello che vivi, ma anche e soprattutto per quello che ricordi.  Ma detto tra noi anche per tutto il resto ;-) .

Il mio personale ‘’Buon Natale’’ a tutti, ovunque voi siate. Vamosssssssssssssssssss!


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