ItalCaribe

Il Venezuela, un Paese dell’America latina adagiato magicamente sulla linea dell’equatore, bagnato dall’Oceano Atlantico e nello specifico dal mar del caribe, ricco di foreste, atolli meravigliosi, fiumi infiniti, cascate da sogno e altro, molto altro ancora. Non finiremo mai di stupirci davanti a spettacoli naturali come il Delta dell’Orinoco, la Laguna di Canaima e il Salto Angel, le spiagge paradisiache di Los Roques e Morrocoy, la lussureggiante foresta della Gran Sabana o il deserto di Coro, Mochima, Isla Margarita, La Tortuga, Los Llanos, Merida e così via. Ma siamo in America latina e ci sono raccomandazioni da fare per non far trovare sorprese al turista anche se esperto. E, credetemi, la differenza tra sapere o arrivare impreparati segna la differenza tra una vacanza indimenticabile ed una da dimenticare al più presto. Come dicevano gli antichi : Primum vivere, deinde philosophari ( prima vivere, poi filosofare) è diventato il nostro motto e, dopo aver vissuto quest

Nella saga ‘’I pirati dei caraibi’’, il pirata JACK SPARROW realizza varie soste tecniche  nella ISLA TORTUGA. Forse per associazioni di idee, le parole  MAR CARIBE e ISLA TORTUGA fanno sì che molti spettatori credano che questa sia davvero un’isola servita ai pirati del tempo come isola rifugio priva di legge. La realtà è, che la isla LA TORTUGA fu abitata da olandesi, che nell’anno 1550 crearono una salina nella parte est dell’isola e rimasero là fino al 1631 quando il Governatore di Cumanà ordino di distruggere le loro installazioni e annegare in mare la salina. Da quel momento l’isola è rimasta disabitata e senza nessun intervento umano che ne potesse alterare la splendida naturalezza. LA TORTUGA è ubicata a ovest della Isla de Margarita, a circa 120 chilometri dalla stessa e a 85 km. Dallo stato venezuelano di  Anzoátegui. Possiede  una longitudine est-ovest di 25 km. E una larghezza nord sud di 8 km. Fa parte di un arcipelago composto anche da  Las Tortuguillas,

Ci sono persone che si incontrano una volta nella vita e ti rimangono dentro per l'una o l'altra ragione. Poi le incontri di nuovo e cominci a conoscerle, poi ancora ed ancora. In una isola ancora di più e soprattutto se stranieri tutti e due in terra estera. Questo è essenzialmente quello che è successo a me e Millibene Ricciardi, un uomo giovane, che vive alla isla da decenni, amato ed apprezzato da tutti per le sue maniere gentili e per la sua correttezza. Un uomo mingherlino ma con una forza interiore che gli ha permesso di combattere e vincere le sue battaglie una dopo l'altra. Oggi, dopo mille volte che glielo abbiamo chiesto, ha deciso di lavorare con noi. Di essere uno dei nostri per far amare dai turisti questa isola meravigliosa, il suo mare e la sua gente. Vi porterà in kayak in spiaggette deserte e sperdute, vi farà vivere il caribe nei suoi mille colori, vi porterà a pescare con i pescatori dell'isola,  vi farà ballare la salsa, sua passione anti

Thiago ci invia da Rio de Janeiro un filmato e qualche foto della sua domenica. Il mitico Maracanà per una partita tra le più sentite nella terra carioca Flamengo - Fluminense. Una esperienza da vivere quando vieni a trovarci a Rio. Pensiamo noi a trasferimenti, biglietti e quant'altro per farti vivere un paio di ore nel calore brasiliano.

Come in Venezuela, come in Costarica, come a Miami, ecco Italcaribe Club in Brasile. Thiago, il nostro responsabile a Rio de Janeiro, comincia da oggi ad inviarci piccoli video, foto scattate qua e là con amici e clienti perchè il bello della diretta rende sempre tutto molto chiaro, limpido e soprattutto veritiero di quello che troverete al vostro arrivo nella terra dei carioca.  Una terra che non conosce inverno, che non conosce tristezza e che non può essere raccontata ma solo vissuta. Vi porteremo al mare, nei sambodromi, al mitico Maracanà, al Pan di zucchero e al Cristo vera icona della città carioca ed in mille altri luoghi magici. Buon Brasile a tutti!

Stamattina mi e' preso il matto e sono andato a scalare (sotto il sole cocente) il poggio di Matasiete. Oltre a scattare qualche foto dall'alto del poggetto roccioso ed inospitale, mi sono seduto qualche minuto per tentare di carpire nell'atmosfera gli echi dell'antica battaglia. Con mio grande stupore, mentre osservavo la targa che ne commemorava gli eroi, ho letto il nome di un ononimo del passato. Il monumento eretto sul punto della battaglia Come sempre la Isla mi regala sensazioni uniche. Inutile dire che urge a questo punto raccontare, gli avvenimenti di quello storico 1817. Targa dedicata agli eroi di Matasiete In quel dato periodo storico in Venezuela si combatteva la guerra d'indipendenza. un conflitto armato condotto tra il 1810 e il 1823 tra le forze repubblicane e la Reale Corona Spagnola.  La guerra sigillo' definitivamente l'indipendenza del Venezuela dalla Spagna ed ebbe un impatto notevole sugli altri movimenti indip

Leggere una frase sulla fotografia di un grande fotografo americano, Neil Leifer, e pensare alla realtà che mi circonda quotidianamente: un'associazione di idee che mi ha dato uno spunto per un esperimento nuovo da fare nel nostro blog; raccontare una piccola storia per ogni nuova foto, magari un solo pensiero, il primo che mi viene alla mente e per questo sicuramente il più vero. La frase letta era questa: '' La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha.'' Le foto di gente comune, di persone in situazioni assolutamente quotidiane, di momenti, magari ripetitivi, di una vita intera; di bambini, donne ed  uomini che vivono alla Isla Margarita così dove e come io vivo. Ed ognuno possiede la sua realtà, che a qualcuno sembra una e a qualcun'altro l'esatto opposto. Appunto come diceva Leifer : la fotografia mostra l'idea della realtà di proprietà intellettuale ed emozionale di chi la sta osservando. Cominciamo quindi q