Storie e leggende dell'Isla Margarita. ‪#‎historychannelmataedition‬ "El Tirano Aguirre!" (di Romano Perelli)


Un personaggio che occupa un importante casella nella storia dell'Isola Margarita è Lope de Aguirre che sull'Isla verrà ricordato nei secoli dei secoli come "El Tirano" (il tiranno).
De Aguirre era uno spietato avventuriero basco che ribellatosi alla corona spagnola si dirige verso le coste del nuovo continente per mettere le mani sulle infinite ricchezze di cui parlava Francisco Pizarro di ritorno dal Peru.
Nel 1537 si unisce ad altri 250 uomini ad una spedizione alla ricerca di tali ricchezze e fa danni praticamente ovunque, soprattutto in Peru dove trascorre piu' di vent'anni tra soprusi, razzie, assassinii. Nel 1560 si unisce ad un'altra spedizione organizzata dal vicerè Andrés Hurtado de Mendoza sulle tracce del leggendario "elDorado" un luogo che straboccava di ricchezze secondo le credenze dei nativi indios. Dopo aver lasciato una scia di sangue indio al suo passaggio e frustrato dall'insuccesso della missione, Lope de Aguirre finalmente arriva, navigando il fiume Orinoco, all'oceano Atlantico.
Nel luglio del 1561 approda infine sull'Isla Margarita, all'altezza dell'allora porto di Paraguachì e da allora il luogo si chiama appunto "El Tirano" sebbene nell'inutile intento di dimenticare questa storiaccia si è provato a rinominarlo in Puerto Fermin in onore ad un ufficiale dell'Indipendencia che era originario di questa zona.




Lope de Aguirre approccia gli abitanti dell'isola con l'inganno facendo credere loro che su i due brigantini con cui era arrivato ci fossero immensi tesori. In cambio chiese di potersi rifocillare e far curare alcuni dei suoi uomini che erano caduti preda di qualche malattia tropicale. Si fece poi portare al cospetto dell'allora governatore don Juan Villadrando che venne preso in ostaggio insieme ad altri 50 uomini tra cui i membri del consiglio dell'isola. Dopo aver passato la Asuncion a ferro e fuoco, fece razzia anche nei paesini dei dintorni. Una volta giunta la notizia in terra ferma fu inviata una spedizione capitanata da Francisco Fajardo per porre fine alla barbarie. El Tirano fece comunque in tempo a fuggire, non prima di uccidere il governatore e tutti gli ostaggi.
De Aguirre morirà solo pochi mesi dopo per mano dei suoi stessi uomini a Barquisimeto. Il corpo fu dato in pasto ai cani mentre la testa fu messa in una gabbia ed esposta a El Tocuyo e le mani mutilate furono portate a Trujillo (tutte località del Venezuela continentale).
Nel 1972 il regista tedesco Werner Herzog narra le vicende del Tirano nel film "Aguirre, furore di Dio" interpretato da Klaus Kinski. È uno dei 100 migliori film di tutti i tempi secondo la rivista Time e Francis Ford Coppola ha dichiarato di essersi ispirato ad Aguirre per la realizzazione di Apocalypse Now.


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